Ciao e bentornato su Gamer’s Digest!
Se è vero che l’industria è in piena trasformazione, e che le major perdono pezzi giorno dopo giorno diminuendo l’organico e preannunciando una riduzione nel numero di giochi in uscita, viene da chiedersi se ci sia ancora spazio nell’industria per le produzioni AA, strette tra l’incudine delle giga-IP multimiliardarie e il martello dei micro-team indie che fanno i miliardi con prodotti costati “due soldi” come Vampire Survivors, Balatro o il recentissimo Animal Well.
In realtà però il 2024 si sta dimostrando anche l’anno del successo di tante produzioni medie, che sembrano più attive che mai e anche particolarmente capaci di attirare pubblico. Che siano supportati da un publisher di prima fascia come Helldivers II sotto l’egida di Sony e Hi-Fi Rush sotto quella Microsoft, oppure che provengano da studi e distributori meno abbienti e noti al grande pubblico come Manor Lords o Palworld, in questi primi mesi di 2024 sono proprio gli AA ad aver creato i casi più eclatanti, in termini sia di successo pubblico che di apprezzamento critico. Certamente beneficiano del fatto che non siano usciti né system seller né killer app nei termini spropositati di un Elden Ring o un Baldur’s Gate 3, almeno finora (FFVII Rebirth e Like a Dragon: Infinite Wealth non sono stati successi da strapparsi i capelli).
Ma a parte l’exploit scontato di Shadow of the Erdtree il mese prossimo, non si vedono AAA in grado di sbancare il botteghino, almeno quanto lo scorso anno: certo qualcosina in arrivo c’è, come la nuova espansione di FFXIV che esce a luglio; Star Wars Outlaws ad agosto; Metaphor: ReFantazio a ottobre; AC Shadows a novembre. Ma nessuno di questi sembra avere la forza per costituire il prossimo “caso” videoludico. Primato che potrebbe invece spettare a qualche underdog tipo MultiVersus, il nuovo brawler di Warner Bros., o magari Wuthering Waves, il nuovo gacha cinese uscito proprio in settimana; oppure a produzioni contenute ma non per questo meno attese e/o ambiziose, vedi ad esempio S.T.A.L.K.E.R. 2 e Space Marine 2.
Insomma è vero che la tradizione paga sempre e che le grandi IP fanno fare cassa sia tramite i giochi sia tramite lo sfruttamento della licenza in altri ambiti; eppure la fame di esperienze videoludiche sempre nuove non sembra destinata a placarsi, almeno a giudicare da questi primi 5 mesi dell’anno.
Ed è proprio in un mercato che lasci spazio agli AA che alcune aziende potrebbero fiorire, o rifiorire, a cominciare, tanto per cambiare, da Embracer Group.
Numeri alla mano
Embracer ha pubblicato i risultati finanziari relativi al Q4 2023 (qui sopra la presentazione video). Come ti ho già spiegato la holding svedese sta per cessare di esistere di per sé, avendo annunciato una tripartizione in tre holding distinte:
Asmodee, dedicata ai giochi da tavolo e affini.
Coffee Stain & Friends, dedicata allo sviluppo e publishing di giochi indie e AA.
Middle-earth Enterprises & Friends (nome provvisorio) dedicata allo sviluppo di AAA e sfruttamento delle rispettive licenze.
La trasformazione concorrerà a risolvere il problema dei problemi ovvero il grosso debito che Embracer ha accumulato a suon di acquisizioni e che non è stata in grado di ripagare a seguito del mancato accordo di finanziamento con Savvy Games Group, saltato all’ultimo secondo. La tripartizione dell’attività sposterà il grosso del debito su Asmodee, i cui flussi di cassa regolari dovrebbero consentire di riappianarlo nel giro di pochi anni. Inoltre pochi giorni fa ha ceduto Shiver Entertainment a Nintendo, mossa comprensibile dato che lo studio ha realizzato molti port di giochi per Switch.
Ora ti riassumo i punti salienti della presentazione dei risultati finanziari di cui sopra, in modo da capire un po’ come siamo messi e quali siano i prossimi passaggi strategici della quasi defunta holding.
L’ultimo trimestre, avaro di uscite di rilievo, ha comportato un calo dei ricavi netti su base annua del 5%. Fortunatamente le divisioni Mobile e Tabletop continuano a trainare tutta la baracca, come già nel precedente trimestre, totalizzando numeri assai confortanti: l’utile al netto di tasse e oneri finanziari è infatti cresciuto del 56%. Essendo arrivati a fine anno, Embracer è in grado di restituirci il risultato complessivo rispetto al precedente: si registra una crescita netta pari al 12% rispetto al FY 2022/23. Sebbene il segmento PC/console nell’ultimo trimestre abbia segnato un calo del 10%, nel complesso dell’anno è aumentato del 7% rispetto al precedente. Trend di crescita positivo anche per gli altri segmenti: il mobile cresce del 2% Y-o-Y (+4% nel Q4), il tabletop segna un importante +13% (+1% nel Q4), che fa ben sperare nella capacità di Asmodee di assorbire il debito; la divisione Intrattenimento & Servizi - che comprende Middle-earth Enterprises e Freemode, raggiunge un invidiabile +34% (-15% nel Q4).
In generale si può riassumere che, sebbene l’ultimo trimestre sia stato traballante, i risultati complessivi dell’anno fiscale 2023/24 sono tutti positivi. Le difficoltà dell’ultimo periodo sono senz’altro legate all’assenza di uscite videoludiche di peso: il remake di Alone in the Dark non è stato certo un blockbuster. Inoltre Embracer è stata piuttosto impegnata a vendere Saber prima e Gearbox poi, nonché a riorganizzare il proprio board: si è infatti dimesso il CFO Johan Ekström, che tanto bene avevamo imparato a conoscere proprio grazie a questi webcast finanziari, in cui ha sempre accompagnato il CEO e fondatore Lars Wingefors dettagliando gli aspetti più tecnici dell’andamento finanziario della holding. Al suo posto è stata nominata Müge Bouillon, sua vice fino a questo momento, che entrerà ufficialmente in ruolo a partire da settembre. Sale di rango anche Phil Rogers, CEO di Crystal Dynamics - Eidos, che è ora nominato vice CEO della compagnia (e una volta disciolta sarà CEO di Middle-earth Enterprises & Friends).
Bouillon ha riferito sui risultati dell’operazione di ristrutturazione aziendale, durata l’intero anno appena trascorso, e conclusasi tutto sommato positivamente per i conti dell’azienda (ma certamente male per i dipendenti, dato che ne sono stati licenziati oltre 900, in concomitanza con la chiusura di numerosi studi di sviluppo). Le spese di investimento (Capex) sono state ridotte di 3.6 miliardi di SEK, oltre l’obiettivo prefissato di 2.9. Allo stesso modo le spese operative sono state ridotte del 10%, al prezzo del taglio dell’27% della forza lavoro complessiva della holding. Non si è risuciti invece a ridurre il debito entro la soglia degli 8 miliardi di SEK: attualmente il valore ammonta a 11 miliardi, 9 dei quali saranno trasferiti su Asmodee una volta tripartita la holding.
Sul senso dello scorporamento ho già detto nel Digest dedicato; qui la Bouillon è stata più precisa sui tempi. La tripartizione avverrà in più fasi: Asmodee sarà scorporata entro la fine dell’anno fiscale 2024/25, quindi entro marzo 2025. Dopo quella fase, Coffee Stain & Friends e Middle-earth Enterprises & Friends continueranno per un breve periodo ad operare assieme sotto il nome Embracer. Successivamente, nel corso dell’anno solare 2025 Coffee Stain & Friends sarà ufficialmente scorporata, ed Embracer sarà ribattezzata Middle-earth Enterprises & Friends (si troverà un nuovo nome), cessando formalmente di esistere. Ti ricordo che Lars Wingefors continuerà ad essere azionista di maggioranza e membro del board di tutte e tre le società.
Anche sul viale del tramonto, Embracer ha qualche carta videoludica di peso da giocare: ci sono almeno un paio di titoli molto attesi, uno dei quali è stato presentato poche settimane fa, ovvero Kingdom Come: Deliverance II, mostratosi per la prima volta con questo video, che promette di essere ancor più del primo un RPG di ampio respiro, immerso del mondo mittle-europeo medievale; l’altro è ovviamente Warhammer 40,000: Space Marine II, la cui uscita è fissata per il 9 settembre.
Sappiamo inoltre che sono in lavorazione Killing Floor 3, Hyper Light Breaker, Gothic remake, tutti indicati come in uscita entro la fine dell’anno fiscale in corso (quindi entro marzo 2025), nonché un nuovo gioco di Tomb Raider e almeno uno basato sulla licenza de Il Signore Degli Anelli, prodotto da Amazon, che ha aperto un nuovo studio di sviluppo a Bucharest, guidato da Cristian Paia, ex veterano Ubisoft. Si tratta del primo studio di sviluppo di Amazon in Europa.
Insomma di carne al fuoco ce n’è davvero tanta, e ulteriori sorprese potrebbero arrivare al prossimo THQ Nordic Showcase previsto per il 2 agosto. THQ è una delle divisioni più grandi del gruppo oltre a rappresentarne il primo nucleo di studi di sviluppo mai acquisiti; specializzata in produzioni di budget medio, potrebbe rappresentare proprio quella fucina di AA in grado di ritagliarsi una nicchia consistente di pubblico nei prossimi anni - cosa che del resto ha quasi sempre fatto.
Inoltre Embracer conserva una certa forza nel gestire intere pipeline di produzione e distribuzione, come dimsotra il recente esempio della trilogia rimasterizzata di Tomb Raider, sviluppata da Aspyr e pubblicata da Limited Run, dunque tutto in casa propria: il modo migliore per massimizzare i profitti.
Per quanto riguarda il segmento mobile, già lo scorso trimestre era stato annunciato un cambio di strategia consistente nel puntare a realizzare meno giochi dal guadagno immediato, preferendo titoli che fidelizzino maggiormente il pubblico sul lungo periodo. Tradotto: meno guadagni immediati, ma maggior garanzia di introiti continuativi nel tempo, in modo da agevolare anche i flussi di cassa. Questa è la speranza, quantomeno: vedremo nei prossimi trimestri se i numeri negativi riscontrati in questa fase (-9% di crescita su base annua) saranno solo indice di una fase di cambiamento del modello di business. Lato Tabletop, Wingefors esprime grande soddisfazione per i risultati di vendita del nuovo trading card Star Wars Unlimited, che ha superato le previsioni (ma non sono stati forniti numeri precisi).
Sony non sta a guardare
Solo poche settimane fa arrivavano conferme - dalla bocca di Sarah Bond in persona - circa l’intenzione di Microsoft di lanciare uno store mobile proprietario, con presentazione ufficiale del progetto prevista per quest’estate. E ora emerge la notizia di un’analoga intenzione da parte di Sony di lanciarsi nel mercato mobile.
D’altronde che il mobile gaming sia il settore d’investimento del futuro - sempre più a discapito di PC e console - è un dato di fatto cementificato tanto dai numeri che racimola già oggi (qui la mia ultima analisi sui numeri del 2023) quanto dalle enormi potenzialità che rappresenta sui mercati emergenti (ho ragionato sulla questione in questo articolo dedicato all’industria videoludica africana). Nessuna sorpresa quindi che Microsoft e Sony si muovano in questa direzione, anzi c’è da chiedersi perché ci abbiano messo così tanto prima di decidersi.
La risposta, evidentemente, è che non volevano pagare royalties a Google e Apple; perciò solo ora la situazione inizia a farsi conveniente, con le autorità antitrust europee e americane che stanno imponendo a forza di decreti l’apertura dei sistemi chiusi Android e iOS alla presenza di store di terze parti (se ne sta discutendo anche in Giappone!).
Torno quindi alla notizia: il sito TweakTown ha riportato per primo l’annuncio di una posizione lavorativa in Sony per Mobile Platform Architect; il testo dell’annuncio esplicita che lo scopo dell’operazione è lo sviluppo, manutenzione e pubblicazione di giochi originali free-to-play destinati al mercato mobile, concomitante con l’allestimento di una piattaforma proprietaria: non è chiaro se con questa dicitura si inteda la piattaforma di sviluppo software comune a tutti i giochi o uno store mobile proprietario dedicato a queste esperienze.
L’annuncio in questione riaccende i riflettori sulla divisione di SIE PlayStation Studios Mobile, costituita nel 2022 con l’acquisizione di Savage Studios, poi ribattezzato Neon Koi: localizzato a Helsinki, lo studio non ha mai annunciato su cosa stia lavorando, e questo punto è ragionevole pensare che i primi titoli che saranno sviluppati per/sulla nuova piattaforma proverranno proprio da qui. Stando così le cose, questo nuovo orientamento al mobile non può certo essere farina del sacco dei neo-nominati CEO della società, Hermen Hulst e Hideaki Ishino: si tratta evidentemente di un piano concettualizzato già sotto la conduzione di Jim Ryan. C’è anche chiedersi se SIE stia contrattando accordi di publishing in esclusiva con team mobile di terze parti, o se metterà al lavoro solamente studi interni per questo progetto; in questo secondo caso, il quesito riguarda quanti e quali studi si dovranno dedicare a tale scopo.
La recente notizia della chiusura di London Studio potrebbe essere un pezzo del puzzle: rispondere cioè a un’esigenza di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione delle risorse, da dedicare in parte a questo nuovo progetto. C’è da chiedersi a questo punto se e quanto Sony continuerà ad investire nella VR, dato che finora sembra averci scommesso molto poco e London Studio era proprio uno dei pochi team interni che si dedicavano a quell’ambito (PlayStation VR Worlds; Blood & Truth).
In settimana Sony si è fatta anche notare per la pubblicazione del Creative Entertainment Vision, che vedete qui sopra. Si tratta di una specie di incubatore di idee per riassumere alcune ipotesi circa la visione dell’evoluzione della tecnologia da parte dell’azienda nei prossimi 10 anni: c’è anche un sito ad hoc. Tra i concept presentati - del tutto speculativi, ci si tiene a precisarlo - si spazia dai metaversi alal realtà aumentata, nel solito panegirico di innovaizoni futuristiche che rimanda all amente lo showcase di Zuckerberg all’epoca della nascita di Meta (ne avevo parlato in questo approfondimento sul Metaverse).
Ovviamente il gaming fa parte di questa visione, che sembra propendere fortemente per il mobile, guardacaso: si vede infatti un gamepad futuristico con cui un utente gioca tramite un piccolo schermo olografico che compare sopra di esso. Al di là della natura sci-fi della rappresentazione, è significativo che l’esperienza venga immaginata non sul caro vecchio televisore né tantomeno su una console o su un PC, ma su un dispositivo handheld. Il che la dice lunga su dove Sony pensa che sia il futuro del gaming.
A volte ritornano
Atari ha comprato il marchio Intellivision, con tutto il catalogo allegato di centinaia di IP, dall’azienda omonima Intellivision LLC, che mantiene per sé lo sviluppo della console Amico (di cui Atari sarà distributrice, se e quando mai uscirà, dato che è in ritardo di anni). Lo scopo dichiarato è espandere la distribuzione di giochi brandizzati Intellivision, sondare lo sviluppo di nuove IP o nuovi titoli di IP classiche ed esplorare possibilità di sfruttamento delle licenze.
Questo porta la pace tra i due marchi, storicamente in competizione tra loro all’epoca delle prime grandi rivalità videoludiche: a cavallo tra anni ‘70 e ‘80 infatti Atari e Mattel guerreggiavano a colpi di console, e fa un certo effetto ritrovarle unite in matrimonio mezzo secolo dopo. Per quanto riguarda le IP di Intellivision, ce ne sono molte che hanno fatto la storia del medium, da Pong a Breakout, da Spades a Battle Tanks, da Major League Baseball a Pitfall!.
Bacheca annunci
Arrowhead Studios, il team di Helldivers II, ha cambiato CEO: il nuovo capoccia è Shams Jorjani, già dirigente di Paradox Interactive con 12 anni di servizio alle spalle. Il fondatore Johan Pilestedt rimane in azienda e nel board, col ruolo di chief creative officer.
Call of Duty: Black Ops 6 sarà ufficialmente presentato con uno showcase a tema fissato per il 9 giugno, come dichiarato da Activision. Da più parti si rincorre la voce che il gioco arriverà al Day One su Game Pass - e sarebbe strano il contrario, a questo punto - ma attendiamo l’Xbox Showcase di giugno per l’eventuale conferma. Si mormora però che questo comporterà anche una rimodulazione dei canoni di abbonamento al servizio.
Elden Ring: è stato pubblicato un nuovo story trailer per l’espansione Shadow of the Erdtree, in uscita il 21 giugno. Lo vedete qui sopra.
Larian ha aperto un nuovo studio a Varsavia, che collaborerà con quelli già esistenti ai prossimi due progetti dello studio belga, entrambi già in sviluppo ma misteriosissimi. Si sa solo che, tanto per cambiare, sono RPG.
Dal mercato
Fall Damage Studio è in bancarotta: lo ha dichiarato al parent company Fragbite dopo che lo studio non è riuscito a trovare un publisher per il suo titolo in sviluppo, lo shooter free-to-play Alara Prime.
IGN Entertainment, il colosso dell’informazione videoludica internazionale, ha acquisito in blocco Gamer Network, la collezione di portali di informazione di proprietà di ReedPop, di cui fanno parte VG247, GamesIndustry, Eurogamer, Rock Paper Shotgun e Dicebreaker. Difficilmente questo accentramento concorrerà a un’informazione più libera; sicuramente IGN provvederà a una riorganizzazione interna, e alcune testate potrebbero essere fortemente ridimensionate, accorpate o chissà che altro. Ovviamente i licenziamenti non tardano ad arrivare: Brendan Sinclair, da anni Managing Director di GamesIndustry, ha annunciato via LinkedIn di essere stato licenziato.
Keywords Studios: lo studio di co-developing e servizi esternalizzati di sviluppo (dal QA alla localizzazione) è in trattativa per essere acquisito dal fondo di investimento svedese EQT, che ha presentato un’offerta di circa 2,8 miliardi di dollari.
Relic Entertainment ha siglato un accordo di finanziamento con il fondo Emona Capital, per assicurarsi una stabilità finanziaria che consenta allo studio di mantenersi indipendente. Non sono stati divulgati i termini del contratto.
Sega: nell’ultimo report integrato relativo all’anno 2023, la compagnia nipponico ha evidenziato una crescita dei ricavi netti del 21,4% su base annua, per un totale di 389,6 miliardi di yen (circa 2,3 miliardi di euro; ovviamente calcolato sul totale dei business della holding, non solo sul gaming). Per il futuro, ovviamente anche Sega punta tutto sullo sfruttamento transmediale delle proprie IP, a cominciare da Sonic (con un nuovo film in cantiere), ma con piani in cantiere anche per Persona, Like a Dragon e Angry Birds.
Thunderful dismette tutta la sua divisione di distribuzione per dedicarsi esclusivamente allo sviluppo. I suoi team AMO Toys, Bergsala, and Thunderful Solutions saranno ceduti in blocco a una nuova società costituita ad hoc dall’azionista di maggioranza di Thunderful, Owe Bergsten; si chiamerà anch’essa Bergsala. Il prezzo di acquisto è di 634 milioni di SEK (circa 54,5 milioni di euro).
Le uscite della settimana
World of Warcraft: Cataclysm Classic (PC/Mac): nuova espansione per la riedizione di WoW, il MMORPG per eccellenza di Blizzard Entertainment.
Senua's Saga: Hellblade II (PC/XSX): sequel a lungo atteso dell’action-adventure cinematico di Ninja Theory, la nuova esclusiva Xbox è stata accolta con sentimenti contrastanti, tra chi è rimasto estasiato da comparto tecnico, narrativa e tematiche e chi ha criticato l’eccessiva fedeltà alla formula.
System Shock (PS5/PS4/XSX/X1): arriva su console il remake del classico action di Looking Glass, realizzato da Nightdive Studios e pubblicato da Prime Matter.
XDefiant (PC/PS5/XSX): dopo numerosi rinvii è uscito finalmente l’FPS multiplayer e free-to-play di Ubisoft, nato con l’intento dichiarato di voler assurgere a next big thing degli shooter massivi, in competizione diretta con CoD.
RKGK / Rakugaki (PC): arriva su PC l’action-adventure di Wasabi Games pubblicato da Gearbox.
Venture to the Vile (PC): metroidvania 2.5D a tinte horror sviluppato da Cut to Bits e pubblicato da Aniplex.
Wuthering Waves (PC/Android/iOS): competitor diretto di Genshin Impact, è un nuovo action-RPG gacha sviluppato e pubblicato dal team cinese Kuro Games.
C.A.R.D.S. RPG: The Misty Battlefield (PC/PS5/PS4/NSW): RPG deck builder sviluppato e pubblicato da Acquire, offre un’ambientazione fantasy medievale e meccaniche strategiche.
Hauntii (PC/PS5/PS4/XSX/X1/NSW): avventura indie sviluppata da Moonloop Games e pubblicata da Firestroke.
Paper Mario: The Thousand-Year Door (NSW): remake del classico RPG sviluppato da Intelligent Systems per GameCube, in una nuova veste HD.
DragonBall Xenoverse 2 (PS5/XSX): arriva su console current gen questo classico fighter-RPG sviluppato da Dimp e pubblicato da Bandai Namco nel lontano 2016.